La mozione per la modernizzazione della legge federale sulle istituzioni che promuovono l’integrazione degli invalidi (LIPIn) è stata adottata a larga maggioranza dal Consiglio nazionale già un anno fa. Con 40 voti favorevoli, zero contrari e un’astensione, anche il Consiglio degli Stati ha agito in questo senso e ha incaricato il Consiglio federale di rivedere la legge.
È giunto il momento di modernizzare la LIPIn
La mozione chiede che le persone con disabilità possano scegliere liberamente e in modo autodeterminato la propria forma di alloggio e il luogo di residenza e ricevano il necessario sostegno a questo scopo. Dal punto di vista odierno, l’attuale LIPIn appare antiquata poiché, quale legge quadro, si concentra meramente su un’offerta istituzionale negli ambiti lavoro, alloggio e occupazione. Questo orientamento unilaterale non corrisponde più all’idea odierna di partecipazione e autodeterminazione delle persone con disabilità, sancita dalla Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Serve una riforma nei settori dell’alloggio e del lavoro
Anche l’ambito lavorativo definito nella LIPIn necessita di una revisione. I fornitori di servizi per le persone con disabilità hanno ampliato al massimo il concetto ristretto della LIPIn, che verte esclusivamente sui posti di lavoro nelle istituzioni, e si concentrano fortemente sulla transizione dal mercato del lavoro complementare a quello generale. L’integrazione sul lavoro è diventata un pilastro essenziale. Le condizioni quadro legali però non favoriscono una visione integrata della formazione e del perfezionamento professionale né dell’integrazione sul lavoro orientata al mercato del lavoro generale. Secondo la LIPIn, i Cantoni devono offrire opportunità di lavoro, ma i provvedimenti individuali sono di competenza della Confederazione ai sensi della LAI. Questo ordinamento delle competenze al punto di contatto e all’interfaccia con il mercato del lavoro generale non favorisce l’integrazione delle persone nello stesso mercato del lavoro generale. È indispensabile una maggiore armonizzazione tra le misure collettive e individuali per promuovere l’integrazione sul lavoro.
Passi dovuti da tempo per garantire la piena partecipazione alla vita sociale
Una revisione della LIPIn deve perseguire l’obiettivo di un finanziamento coordinato e possibilmente uniforme delle prestazioni di sostegno, orientato alle esigenze delle persone con disabilità. L’obiettivo è contrastare la categorizzazione artificiosa e orientata all’offerta delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie e di perseguire la massima permeabilità delle prestazioni in base alle esigenze individuali.
ARTISET e INSOS continueranno a sostenere la modernizzazione di tutti gli ambiti della LIPIn.